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Psicologo in Farmacia

Ricerca – Intervento raccolta del bisogno sommerso e valorizzazione dei servizi

Tale figura è stata sperimentata in altre realtà come Milano tra il 2009 e il 2011, promossa dal comune stesso in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi e Farmacisti della Lombardia e l’Università Cattolica; a Roma promosso dal comune di Roma e la provincia, insieme all’Università ancora in corso a tutt’oggi; e, infine, la progettualità è stata attivata a Bologna dall’Ascom Farmacie e la scuola di specializzazione, Istituto Erinch Fromm.

Dal 2021 il Centro Anemos Vignola prosegue la sua attività con la Farmacia Tonioni di Zocca (MO). Dopo le esperienze condotte con la Farmacia Comunale di Vignola dal 2013 al 2018 e con la Farmacia Caselli di Maranello (MO) dal 2019 al 2020

OBIETTIVI del progetto

  • prevenzione psicologica;
  • individuazione disturbi subclinici o psicopatologici per i quali non viene richiesto aiuto;
  • prima consulenza al disagio psicologico;
  • invio ai servizi di competenza (privati, pubblici);
  • porre le basi per far sì che i servizi, indirizzati al miglioramento del benessere psicologico, siano più usufruibili.

SERVIZI OFFERTI

Il progetto dello “Psicologo in Farmacia” conferma il ruolo di front office che le farmacie rivestono nei confronti dei bisogni sanitari dei cittadini, rimanendo il primo punto di contatto tra le persone e il Sistema Sanitario Nazionale. I servizi forniti all’interno di questo progetto riguardano la possibilità di accedere ad alcune consulenze gratuite – fino a un numero massimo di 3 incontri – che si rivolgono ai cittadini maggiorenni con lo scopo di offrire un primo ascolto, supporto e orientamento alle problematiche riportate, perseguendo la promozione del benessere individuale e collettivo.

Il ruolo dello psicologo diviene in questo servizio quello di:

  • raccogliere il bisogno dell’utente
  • ridurre le resistenze a una eventuale presa in carico ed inviare a servizi competenti a seconda di una iniziale valutazione diagnostica del cittadino in difficoltà (psicologo di base – Cfr. corriere della sera del 9/12/2012)

I servizi, a cui indirizzare, possono essere sia quelli del Centro Anemos stesso, privati e/o privati- convenzionati, ma anche tutto lo spettro dei servizi pubblici e privati a disposizione sul territorio.

Per quanto riguarda le difficoltà espresse dai cittadini, per le quali il disagio non è così grave da rientrare nella psicopatologia, è possibile pensare a risposte diversificate quali:

  • prevenzione primaria e secondaria
  • interventi sul territorio di informazione e formazione di gruppo nelle varie aree psico-sociali ( genitorialità, prevenzione uso di sostanze, alimentazione etc.)

Disturbi specifici dell’apprendimento

La nascita di un’ equipe dedicata ai disturbi dell’apprendimento scaturisce dall’idea di offrire un approccio multidisciplinare a quest’area di intervento. L’obiettivo è quello di presentare un servizio che si occupi sia degli aspetti diagnostici sia dei percorsi di trattamento/potenziamento, garantendo così una buona rete comunicativa e conoscitiva
tra le figure professionali coinvolte. Questo permette una continuità terapeutica che fa da filo conduttore tra l’aspetto diagnostico e la sfera del trattamento.

L’equipe è composta da figure professionali specializzate: Psicologa, Logopedista, Neuropsichiatra Infantile e Tutor degli apprendimenti.

L’iter Diagnostico prevede in totale un numero di almeno quattro incontri, che sono modificabili in base alle caratteristiche emerse.

Si inizia con un colloquio anamnestico con la famiglia a cui seguono gli incontri per la valutazione. A conclusione un incontro di restituzione con la famiglia del quadro clinico emerso.

L’iter Trattamentale prevede una consulenza col tutor degli apprendimenti e un’ ipotesi di trattamento/potenziamento.

Viene inoltre fornita consulenza e accompagnamento al ruolo genitoriale e possibilità di incontro e confronto con gli insegnanti.

Mediazione familiare

“Ripartiamo da qui”

Il servizio di mediazione familiare di Anemos ti offre un aiuto concreto per facilitare la risoluzione dei conflitti ed il raggiungimento di accordi condivisi a seguito della separazione, del divorzio o dell’interruzione della convivenza.

È un percorso dedicato ai genitori per aiutarli a comunicare in un modo rinnovato ed a trovare accordi condivisi al di fuori del sistema giudiziario, davanti ad un terzo imparziale qualificato e opportunamente formato, che opera in un contesto assolutamente riservato.

La metodologia si rifà al modello integrato forense, la cui caratterista sta nel possibile ed eventuale coinvolgimento degli avvocati al primo e all’ultimo incontro di mediazione. Il percorso, volontario e riservato, si compone di un incontro preliminare volto a valutare l’opportunità di attivare la mediazione, per proseguire con una serie di incontri (da un minimo di 3-4 ad un massimo di 10-12) che porteranno al raggiungimento di un accordo condiviso in forma scritta.

Nel percorso viene dedicato ampio spazio ai bisogni dei figli, dei genitori ed alle esigenze organizzative di tutti i soggetti coinvolti, ma trattandosi di mediazione globale si affrontano non solo le dinamiche relazionali della famiglia in trasformazione, ma anche gli aspetti pratico/economici, come collocazione, assegno di mantenimento e/o alimenti, divisione di proprietà comuni, assegnazione della casa familiare ed ogni altra questione che nasca dalla decisione di separarsi.

Il servizio offre uno sportello informativo gratuito il giovedì di ogni settimana, previo appuntamento telefonico al n. 335.7857335.

Referenti del servizio: Michela Morandi (mediatrice familiare), dott. Alice Vicini e dott. Marzia Celesti (psicologhe e psicoterapeute familiari).

Neuropsicologia dell’età adulta e geriatrica

Servizio “FinalMente a casa

si propone come servizio di diagnosi e riabilitazione neuropsicologica e linguistica in un’ottica di continuità terapeutica per le persone affette da esisti di cerebrolesioni acquisite (ictus, trauma cranico ed altro), che al ritorno dall’ospedale spesso non trovano sul territorio la possibilità di continuare il percorso di cura. Vengono proposte attività diagnostiche e terapeutiche volte a una presa in carico individualizzata della persona, tenendo conto della complessità e peculiarità del paziente, della sua storia di vita e dei suoi familiari.

Referente del Servizio D.ssa Stefania Prostrati per contatti numero di telefono e e-mail del centro

 

Servizio “Stimolazione Cognitiva

è rivolto a persone adulte o anziane con sospetto decadimento cognitivo lieve (MCI): durante la vita quotidiana possono essere riscontrate nuove difficoltà, molto comuni (di memoria, linguaggio, pianificazione e altro) che rischiano di farci sentire meno sicuri e autonomi, oppure possono essere i nostri familiari ad accorgersi che sembriamo più incerti. In questo caso una valutazione accurata e percorsi di stimolazione individualizzata o di gruppo possono aiutare a rallentare il deterioramento cognitivo e a migliorare la qualità della vita.

Referente del Servizio D.ssa Stefania Prostrati per contatti numero di telefono e e-mail del centro.

Dipendenze Patologiche

Servizio “Tirati Fuori

Si occupa del trattamento ambulatoriale rivolto principalmente a persone che presentano problematiche riguardanti l’abuso/dipendenza da cocaina.

Esso rappresenta una delle risorse del territorio modenese per favorire il contatto con utenti che altrimenti non si rivolgerebbero ai servizi tradizionalmente predisposti per il trattamento delle tossicodipendenze.

L’intervento elettivo è di tipo individuale della durata di circa 6/12 mesi, impostato con colloqui a cadenza settimanale. Vi è la garanzia di anonimato, con la possibilità di coinvolgere una figura di riferimento ed attivare consulenze medico/psichiatriche.

Esso presenta alcune caratteristiche che lo rendono particolarmente funzionale al trattamento di pazienti cocainomani “socialmente integrati”.

L’obiettivo centrale del trattamento è quello di aiutare le persone a riconoscere: le situazioni durante le quali si assume più frequentemente cocaina, evitare: queste situazioni quando è possibile, ed infine acquisire la capacità di fronteggiare: efficacemente i comportamenti ed i problemi associati all’abuso della sostanza.

Contatti: telefono servizio e mail Anemos

Servizio “Rien ne va plus

Il servizio si rivolge a persone/famiglie in rapporto problematico e/o patologico con il gioco d’azzardo.

Il programma prevede colloqui individuali ed incontri con i familiari. È coordinato da professionisti con specialità acquisita nella tecnica del trattamento del Disturbo da Gioco D’azzardo.

È prevista la possibilità di interventi di consulenza medica e/o legale.

L’obiettivo è quello di intervenire in situazioni personali e familiari dove il gioco ha perso il carattere ludico e ricreativo, trasformandosi in qualcosa di problematico/patologico. Visualizzare una nuova direzionalità ed infondere speranza nel cambiamento possibile, grazie ad un accresciuto senso di sicurezza e fiducia in sé stessi e la strutturazione di fonti di piacere differenziate ed alternative al gioco d’azzardo.

Contatti: telefono servizio e mail Anemos

Progetto Young Explorers

L’idea del progetto “Young Explorers” è di costruire un percorso di incontri rivolti principalmente ad insegnanti-educatori e/o genitori di ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado al fine di approfondire la correlazione tra i compiti evolutivi pre e adolescenziali, il potere attrattivo del web ed i comportamenti a rischio evolutivo. L’obiettivo è quello di acquisire maggiori strumenti per accompagnare i giovani ad attraversare momenti esistenziali delicatissimi, sviluppando atteggiamenti positivi e riducendo il più possibile i pericoli. PRINCIPALI TEMATICHE: – Compiti evolutivi e costruzione dell’identità – Adolescenti oggi: Immersi o Persi dentro mondi fatti di Videogames, Fumetti e Cartoni? – La violenza nel web – Ritiro sociale in adolescenza – Comportamenti a rischio tra vecchie e nuove dipendenze

Coordinatore del progetto: Cesare Rinaldini Psicologo-Psicoterapeuta

Formazione e supervisione

Il centro Anemos di Vignola con i suoi professionisti da sempre propone la possibilità di formazione e supervisione rivolta a più categorie professionali:

OBIETTIVI del progetto

  • Insegnanti dalla materna alle scuole medie superioni;
  • Studenti in fase di formazione superiore e universitaria;
  • Neo laureati;
  • Professionisti delle diverse aree di lavoro psicologico psicoterapico;
  • a tutti coloro che nell’ambito del loro lavoro necessitano di formazioni specifiche nell’ambito della salute pubblica in area psicologica e/o sociale;

La formazione e supervisione viene effettuata individualmente e/o di gruppo.

Progetto “Mai Soli”, per pazienti oncologici e familiari/caregivers.

La psico oncologia offre un sostegno al paziente che si trova difronte ad una diagnosi di cancro e quindi un percorso terapeutico faticoso ed impegnativo.

Un sostegno terapeutico incentrato sull’espressione delle proprie emozioni, sul racconto e sul supporto individuale e/o familiare, si ritiene senz’altro utile, seguendo tempi e bisogni del paziente in un periodo di profondo ed involontario cambiamento.

Il supporto psicologico, come un abito su misura, mira all’acquisizione da parte del paziente, di strumenti utili a migliorare la propria vita, in una cornice personalizzata, in uno spazio accogliente ed intimo, in cui il terapeuta facilita l’espressione di emozioni e sentimenti talvolta contrastanti e profondi.

Il sostegno psicologico, in ambito psico oncologico, non è rivolto solamente al paziente coinvolto in prima persona, ma anche alla famiglia, ai caregivers, agli amici ed a tutte le persone che si interfacciano con la malattia oncologica, evento che ha un profondo ed ampio riverbero.

L’elaborazione del lutto, percorso impegnativo e non facile, può essere affrontato, anche a distanza di anni, con il sostegno dello psicologo.

Con “elaborazione del lutto” si intende tutto il processo di rielaborazione legato alla perdita di una persona cara. Questa fase può essere molto dolorosa ed è solitamente caratterizzata da sentimenti quali tristezza, rabbia, colpa, senso di vuoto ed impotenza. Si tratta comunque di un percorso fondamentale per evitare che questa situazione possa trasformarsi in lutto patologico e creare un trauma ripresentabile nel futuro, causando la comparsa di diversi disturbi.